Queste cenosi orofile occupano la parte sommitale dei versanti, le linee di cresta e le stazioni più rocciose o caratterizzate da condizioni edafiche più xeriche, di Etna, Madonie e Aspromonte. Possono costituire sia una tappa matura che cenosi di sostituzione. Spesso occupano ambiti poco estesi, caratterizzati da condizioni particolarmente xeriche, all’interno di settori più ampi, legati ad un’altra vegetazione naturale potenziale.
L’ambito di maggiore estensione riconducibile a questa suballeanza è la serie sicula silicicola dell’abete dei Nebrodi (Junipero hemisphaericae-Abieto nebrodensis sigmetum). Formazioni poco estese, si trovano anche in stazioni caratterizzate da particolari condizioni edafiche, nell’ambito della serie appenninica meridionale neutrobasifila del faggio (Ranunculo brutii-Fago sylvaticae sigmetum), della serie appenninica meridionale neutrobasifila del faggio (Anemono apenninae -Fago sylvaticae sigmetum), sulle Madonie, della serie sicula acidofila del faggio (Epipactido meridionalis -Fago sylvaticae sigmetum) e della serie sicula acidofila della quercia contorta (Agropyro panormitani-Querco congestae sigmetum).