Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)
Orlayetum grandiflorae Poldini 1989
Comunità a dominanza di Orlaya grandiflora, con specie terofitiche ed emicriptofitiche, dei margini rupestri nelle cui fenditure si accumula scarso terriccio; generalmente questo tipo di comunità si insedia su ghiaia ai cigli delle strade, su accumuli di pietre e su massicciate.
Ecologia
L’alleanza Vulpio ciliatae-Crepidion neglectae si sviluppa su margini rupestri nelle cui fenditure si accumula scarso terriccio, su ghiaie fini, di margine stradale, su accumuli di pietre e su massicciate.
Distribuzione
L’alleanza Vulpio ciliatae-Crepidion neglectae è diffusa nelle Alpi sudorientali e nei territori carsici nordadriatici; oltre che nel Carso, in Friuli e in Veneto, è presente anche in Dalmazia e in Istria sud-orientale.
Struttura della vegetazione e composizione floristica
L’alleanza include comunità dominate da terofite ed emicriptofite.
- specie abbondanti e frequenti:
Orlaya grandiflora,
Petrorhagia saxifraga,
Arenaria serpyllifolia,
Trifolium campestre,
Trifolium scabrum,
Sedum sexangulare,
Medicago minima,
Geranium molle,
Geranium columbinum,
Acinos arvensis,
- specie diagnostiche:
Crepis neglecta,
Vulpia ciliata,
Lathyrus sphaericus,
Cerastium tenoreanum,
Medicago rigidula,
Hypericum perforatum subsp. veronense,
Minuartia hybrida,
Minuartia mediterranea,
Lactuca viminea,
Valerianella eriocarpa,
Valerianella rimosa,
Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento
Le comunità del Vulpio ciliatae-Crepidion neglectae si sviluppano su margini rupestri, su ghiaie fini, di margine stradale, su accumuli di pietre e su massicciate, che rappresentano ambiti estremante locali, di pertinenza della serie dell’Ostryo-Quercetum pubescentis.
Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)
Nessuno.
Livello di conservazione e gestione
Il livello di conservazione è generalmente buono pur trattandosi di cenosi di estensione limitata e presenti in contesti ambientali molto peculiari e selettivi, difficilmente colonizzabili da altre formazioni.
In termini gestionali non si hanno indicazioni da fornire se non quella del monitoraggio dei popolamenti agli estremi altitudinali del loro range di distribuzione al fine di valutare eventuali impatti dei cambiamenti climatici.
Presenza nei parchi nazionali
Gran Paradiso
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Val Grande
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Stelvio - Stilfserjoch
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Dolomiti Bellunesi
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Cinque Terre
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Appennino Tosco-Emiliano
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Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
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Arcipelago Toscano
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Monti Sibillini
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Gran Sasso e Monti della Laga
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Majella
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Abruzzo, Lazio e Molise
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Circeo
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Gargano
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Vesuvio
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Alta Murgia
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Cilento, Vallo di Diano e Alburni
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Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
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Pollino
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Sila
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Aspromonte
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Gennargentu
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Asinara
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Arcipelago di La Maddalena
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Bibliografia
Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.
Martini F., Codogno M., Comelli L., Mesiano O. 2004. La vegetazione dei tetti verdi a Trieste. Fitosociologia 41 (1): 181-192.
Poldini L. 1989. La vegetazione del Carso Isontino e Triestino. Trieste.