Ecologia
Praterie acidofile che occupano soprattutto ambiti a debole acclività o pianeggianti, su substrati che danno luogo a suoli neutri o debolmente acidi. Si insediano in aree caratterizzate da un clima umido e piovoso e da un pascolo intenso, nei piani bioclimatici da mesotemperato a supratemperato.
Distribuzione
Le comunità riferite all’alleanza Violion caninae sono indicate per l’Europa occidentale e per l’Europa media. In Italia sono segnalate per i rilievi alpini meridionali, i rilievi prealpini e per l’Appennino settentrionale.
Struttura della vegetazione e composizione floristica
Si tratta di praterie secondarie, continue, dense, prevalentemente costituite da emicriptofite cespitose e frequentemente dominate da Nardus stricta.
- specie abbondanti e frequenti:
Agrostis capillaris,
Danthonia decumbens,
Nardus stricta,
Potentilla erecta,
Calluna vulgaris,
Avenella flexuosa,
Pteridium aquilinum,
Calamagrostis arundinacea,
Galium saxatile,
- specie diagnostiche:
Campanula rotundifolia subsp. rotundifolia,
Viola canina subsp. canina,
Genista sagittalis,
Hypericum maculatum subsp. maculatum,
Thesium pyrenaicum,
Pimpinella saxifraga subsp. saxifraga,
Leontodon hispidus subsp. hispidus,
Galium pumilum,
Centaurea jacea,
Dianthus deltoides subsp. deltoides,
Galium pumilum subsp. pumilum,
Thymus gr. serpyllum (da de Foucault 2012),
Genista tinctoria subsp. tinctoria,
Euphrasia officinalis,
Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)
Le comunità del Violion caninae sono riferite all’habitat di Direttiva:
- 6230* Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone submontane dell'Europa continentale)
Livello di conservazione e gestione
Il livello di conservazione di queste comunità è complessivamente discreto tenuto conto anche della loro elevata diffusione. In diversi contesti sono però eccessivamente pascolate, fattore che determina una degradazione della cenosi, mentre in presenza di carichi moderati viene proprio favorito il nardo a scapito di altre graminacee.
In termini gestionali si suggerisce il controllo dell’impatto del pascolo nei contesti in cui il carico è più rilevante e il monitoraggio della dinamica successionale dove si manifesta il recupero delle formazioni legnose, al fine di evitare la chiusura delle zone aperte.
Bibliografia
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de Foucault B. 2012. Contribution au prodrome des végétationsde France: les Nardetea strictae Rivas Goday in Rivas Goday & Rivas-Mart. 1963. J. Bot.Soc. Bot. France 59 : 241-344.
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