69.1.2 All. Salicion triandrae Müller & Görs 1958

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Salicetum triandro-viminalis Tuxen (1931) 1951


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità arbustive di salici, che crescono su substrato limoso, al bordo di fiumi a lento corso, con una distribuzione eurosiberiana.

Definizione e descrizione inglese

Shrub willow communities on loamy substrates that grow on the edge of slow-moving rivers and are found in the Eurosiberian region.

Ecologia

Le comunità afferibili al Salicion triandrae comprendono saliceti arbustivi pionieri su substrati limoso-argillosi che si rinvengono sui terrazzi fluviali prossimi al corso d’acqua e periodicamente soggetti alle piene invernali

Distribuzione

In Italia l’alleanza è caratterizzata dalla presenza di Salix triandra in formazioni pioniere di dimensioni piuttosto ridotte nelle aree temperate della Liguria, della Toscana e dell’Emilia-Romagna e in Abruzzo. In Europa vere formazioni di saliceti arbustivi attribuibili all’alleanza Salicion triandrae si trovano nel basso corso dei fiumi continentali dal Danubio a Don, Volga e Ural.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le specie arbustive dominanti sono Salix triandra e Salix purpurea, a cui si accompagna Salix alba, sempre in forma arbustiva, lo strato erbaceo è piuttosto povero.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

I saliceti ripariali afferibili a Salicion triandrae sono stati individuati all’interno dei geosigmeti ripariali, ridotti ormai a pochissimi frammenti e localizzati verso l’alveo. Trattandosi di vegetazione azonale è possibile rinvenire le comunità ad essa afferenti come serie accessorie all’interno della serie di vegetazione dell’Alta Murgia neutrobasifila della quercia di Dalechamps (Stipo bromoidis-Querco dalechampii sigmetum).


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)


Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste cenosi è mediamente scarso, essendo spesso costituite da frammenti di boschi lineari, più o meno disturbati dalle trasformazioni antropiche e dagli utilizzi delle risorse idriche.

In termini gestionali è necessario recuperare la qualità di queste formazioni, riducendo le pressioni e gli impatti nelle fasce perifluviali e perilacustri.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

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