Ecologia
Si tratta di formazioni erbacee che si insediano in ambienti umidi con forte variazione del contenuto idrico, legate a stazioni antropizzate, su suoli con differente disponibilità in nutrienti, da ricchi a moderatamente poveri, e che sono inondati in inverno e secchi in primavera. Si rinvengono lungo corsi d’acqua, canali secondari, depressioni caratterizzate dalla presenza di acqua stagnante, presso gli abbeveratoi del bestiame, zone paludose, etc.
Distribuzione
L’alleanza ha una distribuzione prevalentemente medioeuropea ma è presente anche nel Mediterraneo.
Struttura della vegetazione e composizione floristica
Le comunità appartenenti all’alleanza sono principalmente costituite da emicriptofite reptanti e neofite rizomatose. Sono piante caratterizzate dalla capacità di diffondersi rapidamente per via vegetativa e sono efficienti nel colonizzare temporanee aree aperte.
- specie abbondanti e frequenti:
Agrostis stolonifera,
Alopecurus geniculatus,
Althaea officinalis,
Carex hirta,
Carex hordeistichos,
cirsium creticum subsp. triumfetti,
Dactylis glomerata,
Elytrigia repens,
Epilobium tetragonum,
Festuca arundinacea,
Galega officinalis,
Glyceria declinata,
Glyceria striata,
Juncus inflexus,
Mentha aquatica,
Mentha pulegium,
Poa trivialis,
Plantago major subsp. pleiosperma,
Potentilla anglica,
Potentilla anserina,
Potentilla intermedia,
Potentilla reptans,
Potentilla supina,
Pulicaria dysenterica,
Pulicaria vulgaris,
Ranunculus sardous,
Rorippa sylvestris,
Rumex crispus,
Verbena officinalis,
- specie diagnostiche:
Agrostis stolonifera,
Alopecurus geniculatus,
Potentilla anserina,
Potentilla reptans,
Rumex crispus,
Ranunculus repens,
Carex hirta,
Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)
Le comunità del Potentillion anserinae non sono riferite ad alcun habitat di Direttiva.
Livello di conservazione e gestione
Il livello di conservazione è altamente variabile a seconda delle condizioni stazionali e del livello di pascolamento o di altri fattori di disturbo.
In termini gestionali è opportuno evitare le regimazioni idrauliche e le modificazioni dei regimi idraulici dei corpi idrici al fine di mantenere le cicliche variazioni dei livelli della falda e le periodiche inondazioni. È inoltre opportuno il monitoraggio della qualità delle acque e il controllo dei carichi di pascolo.
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