50.5.3 All. Plantagini-Catapodion marini Brullo 1985

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Filagini-Daucetum lopadusani Brullo 1985


Comunità terofitiche endemiche dell’Isola di Lampedusa che si sviluppano su suoli argilloso-limosi, molto secchi ad inizio primavera e poco profondi, ricoprenti rocce calcaree, legate soprattutto a stazioni costiere.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità annuali, xerofitiche, effimere, subalofile, diffuse in ambienti costieri termomediterranei, indifferenti alla natura del substrato.

Definizione e descrizione inglese

Annual, xerophytic, ephemeral, subhalophilous communities that grow throughout the thermo- Mediterranean coastal habitats and are indifferent to the chemical nature of the substratum.

Ecologia

L’alleanza riunisce le comunità annuali, a carattere subalofilo, diffuse in ambienti costieri termomediterranei, indifferenti alla natura del substrato, che si sviluppano, infatti, su calcare, marne, argille, sabbie, vulcaniti, scisti, graniti ecc.

Distribuzione

L’alleanza Plantagini-Catapodion marini è diffusa nelle stazioni costiere, prevalentemente nei territori tirrenici (Sicilia, Sardegna, Corsica, Italia meridionale, Francia meridionale, Baleari), e più raramente nelle zone interne del Mediterraneo centro-occidentale.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le comunità attribuite a questa alleanza sono caratterizzate dalla dominanza di specie annuali, effimere, a breve ciclo vegetativo, che possono essere considerate come indicatrici alofile.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nessuno.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è generalmente discreto.

In termini gestionali si ritiene opportuno monitorare i popolamenti al fine di approfondire le conoscenze sulla loro dinamica.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
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Bibliografia

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Brullo S. 1985. Sur la syntaxonomie des pelouses thérophytiques des territoires steppiques de l'Europe sud-occidentale. Doc. Phytosoc., N.S. 9 : 1-17.

    Brullo S., Guarino R., Ronsisvalle G. 1998. La vegetazione del litorale di Manfria, presso Gela (Sicilia), area soggetta a vincolo archeologico. Arch. Geobot. 4 (1): 91-107.

    Brullo S., Scelsi F. 1998. Contributo alla vegetazione terofitica del territorio ibleo. Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. 29 (352): 151-168.

    Gianguzzi L., La Mantia A. 2008. Contributo alla conoscenza della vegetazione e del paesaggio vegetale della Riserva Naturale “Monte Cofano” (Sicilia occidentale). Fitosociologia vol. 45 (1) suppl. 1: 3-55.

    Minissale P., Santo A., Sciandrello S. 2011. Analisi geobotanica del SIC “Capo Murro di Porco, Penisola della Maddalena e Grotta Pellegrino” (Siracusa, Sicilia). Fitosociologia vol. 48 (2): 77-98.