50.5.1 All. Onobrychido-Ptilostemion stellati Brullo, Scelsi & Spampinato 2001

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Onobrychido-Plantaginetum amplexicaulis Brullo, Scelsi & Spampinato 2001


Praticelli effimeri marcatamente pionieri e ricoprenti piccole superfici che si sviluppano sui calanchi argillosi nei tratti più erosi in mezzo alle praterie a Lygeum spartum.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità annuali, xerofitiche, effimere, legate a condizioni ambientali estremamente aride, su substrati prevalententi marnosi e argillosi nonché calcarenitici e conglomeratici o più raramente sabbiosi.

Definizione e descrizione inglese

Annual, xerophytic, ephemeral communities related to extremely arid environmental conditions, mainly on marly and clayey substrata, though also on calcarenitic, conglomeratic or, more rarely, sandy substrata.

Ecologia

L’alleanza Onobrychido-Ptilostemion stellati riunisce i pratelli effimeri marcatamente xerofili, legati a condizioni ambientali estremamente aride. Queste comunità si localizzano su vari tipi di substrato, rappresentati soprattutto da marne, argille, calcareniti, conglomerati o più raramente sabbie, nella fascia termomediterranea secca, raramente subumida.

Distribuzione

L’alleanza Onobrychido-Ptilostemion stellati è diffusa sul versante ionico dell’Aspromonte, limitatamente alla fascia costiera e collinare, rinvenendosi eccezionalmente in quella submontana e nella Sicilia nord-orientale.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità dell’Onobrychido-Ptilostemion risultano dinamicamente collegate ai processi di degradazione delle formazioni arbustive dei Pistacio-Rhamnetalia alaterni o più raramente del Fraxino orni-Quercion ilicis. In situazioni edafiche estreme, dove non è possibile una normale evoluzione del suolo, esse possono avere un ruolo primario; ciò si verifica soprattutto in ambienti semirupestri, salmastri o calanchivi.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nessuno.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è generalmente discreto, con un’ampia casistica di situazioni meglio rappresentative ed altre chiaramente degradate per effetto dei fenomeni di disturbo che caratterizzano gli ambiti in cui si sviluppano queste comunità (primi tra tutti il passaggio del fuoco e il pascolo).

In termini gestionali si ritiene opportuno monitorare i popolamenti al fine di approfondire le conoscenze sulla loro dinamica.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
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Bibliografia

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Brullo S., Scelsi F., Spampinato G. 2001. La vegetazione dell’Aspromonte. Studio fitosociologico. Laruffa Editore, Reggio Calabria, 368 pp.