16.3.1 All. Magnocaricion elatae Koch 1926

Sinonimi

[Caricion rostratae Balátová-Tulácková 1963 (syntax. syn.)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità caratterizzate da ciperacee di robusta taglia su suoli organogeni, spesso torbosi, lungamente inondati.

Definizione e descrizione inglese

Communities characterized by tall sedges that grow on organogenic soils and are often peaty and flooded for prolonged periods.

Ecologia

Vegetazione palustre dominata da piante igrofile che colonizzano ambienti soggetti a lunghi periodi di inondazione che rendono il sedimento saturo di acqua per quasi tutto il periodo vegetativo. Si riconoscono due tipologie di comunità afferenti all’alleanza: comunità sensibili all'eutrofizzazione, che colonizzano ambienti in cui l'apporto di nutrienti non è costante e l’azione dell’uomo è minima e comunità indifferenti, che sono quindi più diffuse.

Distribuzione

Per il loro carattere azonale le comunità di questa alleanza sono segnalate su tutto il territorio italiano ed europeo.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le comunità del Magnocaricion elatae sono caratterizzate da due tipi di struttura. Nella prima si riconosce una specie dominante stolonifera (ad esempio Carex acutiformis) che forma un denso e compatto popolamento in cui poche altre specie riescono a crescere (Galium palustre, Lysimachia vulgaris). Nella seconda la specie dominante cresce formando dei cespi (ad esempio Carex elata, Carex paniculata) che non ricoprono completamente la superficie di sviluppo del popolamento. Negli spazi tra i cespi altre specie riescono a vegetare. Si trovano comunemente specie di piccole dimensioni (Agrostis stolonifera, Equisetum palustre), con la presenza molto comune di Lycopus europaeus, Lythtrum salicaria, Lysimachia vulgaris e, negli aspetti più eutrofici, Eupatorium cannabinum, Bidens frondosa e B. tripartita. Per il loro carattere di comunità “ponte” tra il mondo prettamente acquatico e gli ambienti terrestri, le comunità del Magnocaricion vedono spesso la presenza di specie trasgressive del Phragmition (in ambienti caratterizzati da una presenza di acqua maggiore), della Molinio-Arrhenatheretea (nella aree in cui la presenza di acqua è meno importante) o della Bidentetea tripartitae, classe tipica di ambienti umidi antropizzati e ricchi di azoto.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le cenosi del Magnocaricion elatae colonizzano ambienti umidi e segnano spesso il passaggio dalle aree sommerse a quelle emerse, ponendosi tra la classe Phragmito australis-Magnocaricetea elatae e la Molinio-Arrhenatheretea. Sono quindi tipiche delle zone perilacuali, delle zone riparie dei fiumi e delle aree umide ad essi limitrofi.

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Alcune comunità possono essere inquadrate nell’habitat 

  • 7210* Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davallianae

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è altamente variabile a seconda del grado di disturbo antropico, diretto o indiretto, presente. Manutenzione spondale, tagli, discariche, artificializzazione e rettificazione delle sponde, bonifiche idrauliche, incendi, invasioni di specie animali e vegetali esotiche, ecc., sono tutti fattori che meritano una maggiore attenzione rispetto a quanto dimostrato finora.

In termini gestionali è opportuno evitare le bonifiche e le regimazioni idrauliche e i tagli frequenti e radicali della vegetazione spondale dei corpi idrici; tuttavia il loro mantenimento richiede sistemi di gestione attiva (opportuni sfalci mirati) per evitare invasioni. È inoltre opportuno un monitoraggio della qualità delle acque associato a quello della componente biotica.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
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