55.2.1 All. Hyparrhenion hirtae Br.-Bl., P. Silva & Rozeira 1956

Sinonimi

[Dauco criniti-Hyparrhenion hirtae O. Bolòs 1962 (art. 29), Aristido-Hyparrhenion hirtae Brullo, Scelsi & Spampinato 1997 (syntax. syn.), Saturejo-Hyparrhenion hirtae O. Bolòs 1962 (syntax. syn.)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Carici depressae-Hyparrhenietum hirtae BR.-BL. et al. 1956.


Definizione e descrizione (declaratoria)

Praterie steppiche, perenni, a dominanza di Hyparrhenia hirta, che si insediano su substrati di varia natura e suoli superficiali, spesso interessati da affioramenti rocciosi, nei piani bioclimatici a termotipo termomediterraneo e ombrotipi da secco a subumido.

Definizione e descrizione inglese

Perennial, steppe grasslands, dominated by Hyparrhenia hirta, that grow on substrata of various types with shallow soils, often characterized by rocky outcrops. They grow in the thermo-Mediterranean, dry to subhumid, bioclimatic belt.

Ecologia

Le cenosi afferenti all’Hyparrhenion hirtae si sviluppano nel macroclima mediterraneo dal piano basale al piano collinare su substrati di varia natura, in particolare su suoli poco profondi e moderatamente disturbati.

Distribuzione

Le praterie ad Hyparrhenia hirta rappresentano una tipologia di vegetazione xerofila distribuita nel Mediterraneo meridionale, nelle stazioni più aride dell’Europa meridionale, Africa settentrionale e Asia sud-occidentale. In Italia è possibile rinvenire le comunità dell’Hyparrhenion hirtae, nei settori meridionali della Basilicata, della Calabria e della Sardegna e nell’intera regione Sicilia, nei settori costieri e sub-costieri e nelle aree interne in condizioni edafiche xeriche.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

L’alleanza include comunità caratterizzate della dominanza di Hyparrhenia hirta, la quale tende a costituire praterie più o meno dense ben caratterizzate fisionomicamente. Negli ambienti più mesici questa vegetazione steppica risulta particolarmente ricca floristicamente in emicriptofite degli Hyparrhenietalia hirtae, come pure dei Lygeo-Stipetea, tra cui Anthyllis vulneraria subsp. maura, Bituminaria bituminosa, Pallenis spinosa. Per le stazioni più aride si rileva un certo arricchimento in graminacee cespitose, fra le quali Andropogon distachyos, Dactylis hispanica, Heteropogon contortus.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità ad Hyparrhenia hyrta occupano generalmente morfologie moderatamente acclivi su suoli poco profondi e moderatamente erosi di differente natura, tra cui substrati calcarei, dolomitici, graniti, gneiss, rocce metamorfiche e vulcaniche. Queste cenosi sono spesso legate ad aspetti di degrado accentuato, generalmente causato da incendi ripetuti e pascolo intenso, in particolare alla degradazione di boschi termofili del Quercetalia ilicis o alla macchia di Quercetalia calliprini. Alcune comunità (es. Hyparrhenietum hirto-pubescentis) possono svolgere un importante ruolo di ricolonizzazione dei campi agricoli. Stand primari sono meno frequenti, e normalmente circoscritti ad affioramenti rocciosi o pendii ripidi dove l’evoluzione della vegetazione è localmente ostacolata dalle severe condizioni microclimatiche ed edafiche. Le serie legate all’Hyparrhenion hirtae sono:


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è generalmente discreto, con un’ampia casistica di situazioni meglio rappresentative ed altre chiaramente degradate per effetto dei fenomeni di disturbo che caratterizzano gli ambiti in cui si sviluppano queste comunità (primi tra tutti il passaggio del fuoco e il pascolo).

In termini gestionali si ritiene opportuno conservare e monitorare i popolamenti al fine di approfondire le conoscenze sulla loro dinamica successionale. Contestualmente potrebbe essere utile in alcuni ambiti favorire il recupero di isole di naturalità nei contesti eccessivamente trasformati e poveri di comunità legnose coerenti con le potenzialità locali.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXXXXXX

Bibliografia

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