Ecologia
L’alleanza riunisce comunità legate ad ambienti argilloso-calanchivi normalmente presenti in stazioni interne. Queste formazioni sono interessate da un bioclima mediterraneo, con termotipi da termo- a mesomediterraneo ed ombrotipi da secco a subumido.
Distribuzione
La distribuzione dell’alleanza interessa le aree calanchive dei territori centro-mediterranei. In Italia si rinviene in Sicilia, dove è stata descritta e in Aspromonte, dove si localizza nelle stazioni calanchive del versante ionico.
Struttura della vegetazione e composizione floristica
L’alleanza inquadra un tipo di vegetazione effimera caratterizzata dalla dominanza di terofite con esigenze subalofile.
- specie abbondanti e frequenti:
Polypogon monspeliensis,
Parapholis incurva,
Hordeum marinum (sub Hordeum maritimum),
Plantago coronopus,
Spergularia salina (sub Spergularia marina),
Juncus hybridus,
Sphaenopus divaricatus,
Hornungia procumbens (sub Hymenolobus procumbens),
Bellis annua,
Sagina maritima,
- specie diagnostiche:
Scorzonera jacquiniana (sub Podospermum canum),
Gaudinia fragilis,
Chamaemelum fuscatum,
Romulea ramiflora,
Parapholis pycnantha,
Livello di conservazione e gestione
Il livello di conservazione è alquanto variabile in relazione al fatto che, trattandosi di comunità pioniere, terofitiche, xerofile e talora subnitrofile, sono adattate a svilupparsi in contesti disturbati, sia da fenomeni naturali che da attività antropiche. In tal senso si tratta di comunità instabili. Non è sempre facile dunque valutarne correttamente lo stato di conservazione.
In termini gestionali si ritiene opportuno intervenire solo in presenza di disturbi di natura antropica qualora essi rischiano di compromettere lo sviluppo delle comunità in oggetto. Nei contesti caratterizzati da fenomeni di disturbo naturali, è opportuno, invece, assecondare tali fenomeni monitorando gli effetti sulla composizione delle comunità e sulla loro dinamica.
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