22.2.2 All. Euphorbion pithyusae Biondi & Géhu 1994

Sinonimi

---------------

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Thymelaeo  hirsutae-Helichrysetum italici R. Molinier 1959


Gariga prmaria, su falesia, subalofila e subnitrofila, carattere essenzialmente legato alla presenza dell’avifauna marina, dominata da Helichrysum italicum e conEuphorbia pithyusa e Thymelaea hirsuta. L’associazione descritta per la località di Cap Corse è stata rinvenuta su buon parte delle falesie litoranee dell’Isola.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità di garighe camefitiche alotolleranti, pioniere, termo mediterranee primarie e subprimarie, delle falesie tirreniche, a distribuzione sardo-corso-balearica.

Definizione e descrizione inglese

Chamaephytic, halotolerant, pioneer primary and sub-primary thermo-Mediterranean garrigue communities that develop on Tyrrhenian cliffs, with a Sardo-Corso-Balearic distribution.

Ecologia

Si tratta di garighe primarie e subprimarie che si sviluppano prevalentemente sulle falesie calcaree e granitiche, in macroclima Mediterraneo, prevalentemente nel termotipo termomediterraneo con penetrazioni anche nel meso-inferiore.

Distribuzione

L’alleanza si distribuisce in Sardegna e in Corsica. Non è da escludere la sua presenza nelle Baleari.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le cenosi appartenenti all’alleanza sono caratterizzate da camefite pulvinati, alotolleranti con alta percentuale di specie endemiche.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Queste comunità occupano una zona di cerniera tra le cenosi alofile delle falesie a dominanza di Crithmum maritimum e con specie del genere Limonium e le comunità della macchia mediterranea o dei suoi aspetti sostitutivi.

Si tratta di garighe primarie e subprimarie che possono inserirsi nelle dinamiche secondarie allorquando la vegetazione arbustiva viene eliminata da fenomeni di disturbo (pascolo, fuoco), per poi arretrare in seguito al recupero della macchia, in generale però assumono un carattere decisamente primario.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 5320 Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere
  • 5410 Phrygane del Mediterraneo occidentale sulla sommità di scogliere

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste comunità è complessivamente buono vista la loro diffusione e i particolari contesti in cui si sviluppano, difficilmente colonizzabili da altre formazioni e molto peculiari e selettivi.

In termini gestionali non si hanno indicazioni da fornire se non quelle di evitare, nei contesti meno ripidi e accidentati, il disturbo del turismo balneare e le trasformazioni d’uso del suolo.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XX

Bibliografia

    Bacchetta G., Brullo S., Mossa L., 2003. Note tassonomiche sul genere Helichrysum Miller (Asteraceae) in Sardegna. Inform. Bot. Ital., 35 (1) 217-225.

    Biondi E., 1992. Studio fitosociologico dell’arcipelago de La Maddalena. 1. La vegetazione costiera. Coll. Phytosoc. 19: 183-224.

    Biondi E., 2007 - Thoughts on the ecology and syntaxonomy of same vegetation typologies of the Mediterranean coast. Fitosociologia, 44(1): 3-10.

    Biondi E., Bagella S., 2005. Vegetazione e paesaggio vegetale dell’arcipelago di La Maddalena (Sardegna nordorientale). Fitosociologia 42 (2) suppl. 1: 3-99.

    Biondi E., Blasi C., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R. & Zivkovic L., 2009. Manuale Italiano di interpretazione degli habitat della Direttiva 92/43/CEE. Società Botanica Italiana. Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, D.P.N. http://vnr.unipg.it/habitat

    Biondi E., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R., Zivkovic L., Blasi C., 2012. Diagnosis and syntaxonomic interpretation of Annex I Habitats (Dir. 92/43/EEC) in Italy at the alliance level. Plant Sociology 49(1): 5-37, DOI 10.7338/pls2012491/01.

    Biondi E., Filigheddu R., Farris E., 2001. Il paesaggio vegetale della Nurra. Fitosociologia, 38(2) suppl. 2: 3-105.

    Blasi C. (ed.), 2010. La Vegetazione d’Italia. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Farris E., Pisanu S., Secchi Z., Bagella S., Urbani M., Filigheddu R., 2007. Gli habitat terrestri costieri e litorali della Sardegna settentrionale: verifica della loro attribuzione sintassonomica ai sensi della Direttiva 43/92/CEE “Habitat”. Fitosociologia 44 (1): 165-180.

    Galbany-Casals M., Blanco-Moreno J. M., Garcia-Jacas N., Breitwieser I., Smissen R. D., 2011. Genetic variation in Mediterranean Helichrysum italicum (Asteraceae; Gnaphalieae): do disjunct populations of subsp. microphyllum have a common origin? Genetic variation in Mediterranean Helichrysum italicum (Asteraceae; Gnaphalieae): do disjunct populations of subsp. microphyllum have a common origin? Plant Biology. 13 (4): 678–687.

    Géhu J-M., 2006. Dictionnaire de Sociologie et Synecologie Vègètales. J.Cramer edit., Berlin - Stuttgart.

    Géhu J-M, Biondi E., 1994. La végétation du littoral de la Corse. Essay de synthèse phytosociologique. Braun-Blanquetia 13 :3-149.