Ecologia
Boschi marcatamente mesofili e acidofili del piano bioclimatico a termotipo mesotemperato, del macroclima temperato in contatto con il submediterraneo, su substrati prevalentemente arenacei o marnoso-arenacei; boschi dell’alleanza a dominanza di Quercus petraea si rinvengono anche su flysch e su vulcaniti neutre o acide. L’alleanza comprende anche i boschi di versante a querce e carpino bianco che non possono essere inquadrati nell’ambito dei Fagetalia sylvaticae/Carpinion betuli e dei Quercetalia roboris/Quercion roboris.
Distribuzione
L’alleanza, endemica per l’Italia, è a gravitazione appenninica settentrionale con stazioni tipiche in Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna e presenze localizzate nell’Appennino Umbro-Marchigiano. Il limite meridionale di distribuzione, in Toscana meridionale, coincide con il limite meridionale di diverse specie caratteristiche dell’alleanza. Più a sud è vicariata dal Crataego laevigatae-Quercion cerridis.
Struttura della vegetazione e composizione floristica
Boschi caratterizzati da una discreta stratificazione e dalla presenza di numerose specie nemorali acidofile con fisionomia data da Quercus petraea e/o Quercus cerris, Quercus pubescens, Castanea sativa. Possono partecipare alla composizione dello strato arboreo dominante e/o dominato, in funzione della distribuzione geografica e dei diversi contatti catenali, anche Sorbus aria, Sorbus torminalis, Fraxinus ornus, Ostrya carpinifolia, Carpinus betulus, Acer campestre, Fagus sylvatica. Lo strato arbustivo, spesso con scarsa copertura, ospita Crataegus monogyna, Corylus avellana, Rosa arvensis, Ligustrum vulgare, Sorbus torminalis, Pyrus paraster, Rhamnus catartica, Prunus spinosa, Cornus mas, Erica arborea, Frangula alnus e Juniperus communis . Nello strato erbaceo sono presenti Physospermum cornubiense, Erythronium dens-canis, Pteridium aquilinum, Molinia caerulea subsp. arundinacea, Sesleria argentea, Carex montana, Euphorbia flavicoma, Brachypodium rupestre, Anemone trifolia subsp . brevidentata, Festuca heterophylla, Carex digitata, Euphorbia dulcis, Luzula nivea, Luzula albida, Luzula pedemontana, Luzula forsteri, Luzula sylvatica, Primula vulgaris, Carex flacca, Lathyrus montanus, Lathyrus niger, Hepatica nobilis, Viola hirta, Cruciata glabra, Ornithogalum pyrenaicum, Deschampsia flexuosa, Teucrium scorodonia, Serratula tinctoria.
- specie abbondanti e frequenti:
Quercus petraea,
Quercus cerris,
Quercus pubescens,
Sorbus torminalis,
Fraxinus ornus,
Ostrya carpinifolia,
Castanea sativa,
Acer campestre,
Carpinus betulus,
Corylus avellana,
Physospermum cornubiense,
Teucrium scorodonia,
Brachypodium rupestre,
Stachys officinalis,
Luzula forsteri,
Solidago virgaurea,
- specie diagnostiche:
Physospermum cornubiense,
Genista germanica,
Lathyrus montanus,
Polygonatum odoratum,
Helleborus viridis,
Erythronium dens-canis,
Luzula pedemontana,
Anemone nemorosa,
Populus tremula,
Platanthera clorantha,
Dactylorhiza maculata,
Listera ovata,
Luzula sylvatica,
Anemone trifolia,
Deschampsia flexuosa,
Iris graminea,
Pinus sylvestris,
Genista pilosa,
Phyteuma michelii,
Teucrium scorodonia (trasgressive e differenziali),
Helleborus viridis subsp. viridis (sub Helleborus odorus subsp. laxus) (caratteristiche);,
Quercus petraea,
Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)
Una tipologia di comunità fa riferimento all’habitat:
- 9260 Boschi di Castanea sativa
Livello di conservazione e gestione
Il livello di conservazione è modesto se non in alcuni casi insufficiente.I lembi di bosco ancora presenti sono spesso caratterizzati da una composizione floristica impoverita. Tale impoverimento sembra essere legato alla frammentazione e quindi alle estensioni ridotte delle comunità e all’impatto del pascolo di animali domestici o selvatici.
In termini gestionali si ritiene necessario favorire l’espansione e la diversificazione di queste comunità, in particolare riducendo le pressioni attualmente presenti all’intorno e al loro interno. E’ auspicabile che nelle aree incolte si assecondi l’evoluzione naturale laddove siano poco estese o assenti le superfici coperte dalle formazioni forestali coerenti con le potenzialità locali.
Bibliografia
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