15.1.4 All. Dermatocarpion rivulorum Geissler 1976

Sinonimi

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Dermatocarpetum rivulorum Geissler 1976

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità acidofile a netta dominanza di briofite e licheni che colonizzano le sponde sassose e a volte anche il letto di piccoli ruscelli ad acqua non sempre perenne, nei piani bioclimatici a termotipo da oro- a criorotemperato.

Definizione e descrizione inglese

Acidophilous communities dominated by bryophytes and lichens that colonize the pebbly banks and sometimes even the beds of small streams with a water flow that is not always perennial, from the oro- to cryorotemperate thermotypes.

Ecologia

L’alleanza Dermatocarpion rivulorum comprende le comunità legate a sorgenti impetuose e bordi di torrenti su rocce silicee, delle zone subalpine ed alpine.

Distribuzione

Le comunità dell’alleanza Dermatocarpion rivulorum sono state descritte per le aree di alta quota delle Alpi centrali e per le rocce silicee della Svizzera e dell’Austria. L’alleanza è stata anche rinvenuta in Slovacchia, nelle gole profonde che presentano un’inversione altitudinale delle fasce di vegetazione. La presenza di queste comunità è ipotizzata anche per l’Italia (Zechmeister H. & Mucina 1994).

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le comunità del Dermatocarpion rivulorum sono caratterizzate dalla dominanza di licheni e muschi; le fanerogame difficilmente superano il 10% di copertura.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità del Dermatocarpion rivulorum possono essere considerate cenosi durevoli, che resistono anche a periodi di disseccamento delle sorgenti.

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è definibile con le informazioni attualmente a disposizione.

In termini gestionali è necessario continuare a monitorare i popolamenti rilevati in passato e ampliare le indagini in contesti simili.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

    Biondi E., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R., Zivkovic L. & Blasi C., 2012. Diagnosis and syntaxonomic interpretation of Annex I Habitats (Dir. 92/43/ EEC) in Italy at the alliance level. Plant Sociology, 49 (1): 5-37.

    Blasi C. (ed.), 2010. La Vegetazione d’Italia. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Zechmeister H., 1993. Montio-Cardaminetea. In: Grabher H. & Mucina L. “Die Pflanzengesellschaften Österreichs”, Teil II: 213-240.

    Zechmeister H. & Mucina L., 1994. Vegetation of European springs: High-rank syntaxa of the Montio-Cardaminetea. Journal of Vegetation Science 5 (3): 385-402.