71.3.3 All. Crataego laevigatae-Quercion cerridis Arrigoni 1997

Sinonimi

[Teucrio siculi-Quercion cerridis nom. conserv. propos. in Blasi, Di Pietro & Filesi 2004, incl.: Teucrio siculi- Quercion cerridis Ubaldi 1988 nom. inval. (art. 3), Teucrio siculi-Quercion cerridis Ubaldi 2003 (syntax. syn.), Lonicero etruscae-Quercion pubescentis p.p, Lathyro montani-Quercion cerridis Scoppola & Filesi 1998 (syntax. syn.), Mespilo-Quercion cerridis Ubaldi 2003 (syntax. syn.)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Melico- Quercetum cerridis Arrigoni in Arrigoni, Mazzanti & Ricceri 1990


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità forestali acidofile, dominate da Quercus cerris e Q. frainetto, che si sviluppano nei piani bioclimatici a termotipo mesotemperato inferiore e superiore. Si tratta di comunità endemiche dell’Appennino centro-meridionale, a gravitazione prevalentemente tirrenica.

Definizione e descrizione inglese

Acidophilous forest communities with Quercus cerris and Q. frainetto that grow in the lower and upper mesotemperate thermotypes and are endemic to the southern- central Apennines, mainly in the Tyrrhenian sector.

Ecologia

Boschi sub-acidofili dei piani basale, collinare e submontano del macroclima temperato e, in alcuni casi, mediterraneo, che occupano soprattutto ambiti a debole acclività o pianeggianti, su substrati che danno luogo a suoli neutri o debolmente acidi.

Distribuzione

L’alleanza è endemica dell’Italia centrale e meridionale, con un’areale prevalentemente tirrenico che solo in alcuni casi si spinge sul versante adriatico.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Si tratta di boschi caratterizzati, in genere, da un’elevata ricchezza floristica e da una buona stratificazione. Spesso è possibile distinguere uno strato arboreo dominante, in cui prevale Quercus cerris, uno dominato, in cui sono frequenti Acer campestre, Fraxinus ornus, Sorbus torminalis e S. domestica, un abbondante strato arbustivo, con Crataegus monogyna, Prunus spinosa, Ligustrum vulgare e Euonymus europaeus, e un ricco strato erbaceo. In alcune casi, nello strato arboreo dominante, Quercus cerris è accompagnato o sostituito da Quercus frainetto, da Quercus pubescens, Quercus virgiliana e Quercus suber.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le cenosi sub-acidofile dell’alleanza Crataego-Quercion occupano prevalentemente le morfologie pianeggianti e i complessi collinari e, talvolta, montani, di natura arenacea, argilloso-arenacea, marnosa, marnoso-argillosa, piroclastica e metamorfica, degli ambiti subcostieri e preappenninici del settore tirrenico dell’Italia centrale e meridionale, spingendosi anche negli ambiti appenninici in quest’ultimo settore della Penisola.

Sono legate a questa alleanza molte serie di vegetazione, alcune delle quali con ampia diffusione nell’area di distribuzione dell’alleanza (come il Physospermo verticillati-Querco cerridis si gmetum, l’Erico arboreae-Querco cerridis sigmetum e il Coronillo emeri-Querco cerridis sigmetum) e altre, come il Querco frainetto-suberis sigmetum, legate a situazioni più locali.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Molte delle comunità del Crataego-Quercion sono riferite agli habitat:

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste cenosi è in generale intermedio, essendo spesso costituite da frammenti di boschi in gran parte cedui, più o meno sfruttati, situati in ambiti prevalentemente agricoli, solo localmente ben conservati.

In termini gestionali è opportuno favorire la diversità delle specie arboree, limitare la frammentazione di queste cenosi che si sviluppano in ambiti fortemente utilizzati e modificati dalle attività umane, favorire la costituzione di “isole di naturalità” soprattutto all’interno dei sistemi agricoli.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXXXXXX

Bibliografia

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