18.3.2 All. Caricion atrofusco-saxatilis Nordhagen 1943

Sinonimi

[Caricion incurvae Br.-Bl. in Volk 1940, Caricion bicoloris Nordhagen 1935 nom. inval. (art. 2d, 3d), Caricion atrofuscae Nordhagen 1935 nom. inval. (art. 2d, 3d), Caricion bicolori-atrofuscae Nordhagen 1936 nom. inval. (art. 2d, 3d) p.p. (‘...bicoloris-...’ art. 41b), Caricion juncifoliae Br.-Bl. in Volk 1940 nom. mut. illeg. (art. 30), Corresp.: Caricenion incurvae Br.-Bl. (1940) 1949 (‘Caricion incurvae’ pro suball. art. 41b), Propos.: Caricion maritimae Br.-Bl. in Volk 1940 nom. mut. propos.]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Caricetum (incurvae ) maritimae Br.-Bl. 1918


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità pioniere su suoli minerali, sabbioso-limosi neutro-alcalini o leggermente acidi, soprattutto lungo ruscelli (in particolare su pianori e terrazzi) e su depositi morenici, nei piani bioclimatici a termotipo da oro- a criorotemperato.

Definizione e descrizione inglese

Pioneer communities that grow on sandy-loamy, neutral-alkaline or slightly acidic, mineral soils, especially along streams (particularly on plain areas and terraces) and moraines, in the oro- to cryorotemperate thermotypes.

Ecologia

Comunità tipiche delle torbiere basse e dei suoli igroturbati minerali, neutrofili o leggermente acidofili. Sono formazioni pioniere diffuse su substrati da ghiaiosi a sabbiosi o talora argillosi o torbosi, intrisi di acque fredde, a margine di sorgenti o torrenti dei piani bioclimatici oro- e crioro-temperato. La presenza di queste comunità è legata all'esistenza di un prolungato periodo durante il quale il suolo è gelato.

Distribuzione

Comunità a distribuzione artico-alpina con disgiunzione nei Pirenei e sulle maggiori vette europee. In Italia si trova solamente sulle Alpi.

Struttura della vegetazione e composizione floristica


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le associazioni dell’alleanza Caricion atrofusco-saxatilis si sviluppano sulle alte montagne in condizioni ambientali estreme ed hanno una forte connotazione pioniera. Vari sono i fattori, in primo luogo quelli crionivali, che concorrono ad impedire l’evoluzione di queste associazioni, che pertanto si possono considerare durevoli. Gli stadi più maturi o acidificati sono caratterizzati da penetrazione di specie dell’alleanza Caricion nigrae. Su substrato carbonatico sono possibili i contatti, con possibili ingressione delle relative specie della flora, con cenosi dell’alleanza Caricion davallianae, o con comunità di sorgenti e vallette nivali.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità dell'alleanza sono riferite all'habitat di Direttiva:

  • 7240* Formazioni pioniere alpine del Caricion bicoloris-atrofuscae

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è soddisfacente a causa della ormai limitata quantità di ambienti potenzialmente colonizzabili da esse e del disturbo determinato dalle attività antropiche in tali ambienti.

In termini gestionali è assolutamente necessario conservare le torbiere ancora presenti e monitorarne le trasformazioni spontanee che avvengono in esse sulla base delle variazioni dei parametri ambientali.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

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