Glossario

Si compone di 300 voci corrispondenti ai termini scientifici più specialistici che si rilevano, in particolare, nelle «diagnosi» e «declaratorie» associate ai syntaxa descritti nel Prodromo. Sono contenuti anche termini di carattere normativo e gestionale. Le definizioni sono state sintetizzate e semplificate al massimo per facilitarne la comprensione. Per alcune voci sono state selezionate le definizioni più condivise nel mondo scientifico. Cliccando sulle voci viene visualizzato l’elenco interattivo dei syntaxa in cui il termine è citato.

Acidocline specie o comunità che predilige un suolo leggermente acido.
Acidofila specie o comunità che predilige su suoli acidi, ricchi in silice, con valori di pH oscillanti tra 3,5 e 5.
Aerosol marino miscela liquido-gassosa ricca in sali marini trasportata dalle brezze di mare.
Afitoica zona che, per condizioni ecologiche, non ospita una copertura vegetale.
Alleanza nel sistema di classificazione adottato in fitosociologia, è il livello intermedio tra l'Ordine e l'Associazione; è contraddistinta dalla desinenza –ion legata al nome del genere della specie ritenuta più rappresentativa delle comunità coinvolte (es.: Quercion ilicis). Raggruppa associazioni vegetali affini da un punto di vista floristico ed ecologico.
Alloctona entità rilevata in un’area geografica non rientrante nel proprio areale naturale (contrario di autoctona).
Alluvioni substrati sedimentari costituiti da materiali con granulometria molto variabile depositati dai corsi d'acqua, in particolare in occasione degli eventi di piena. Generalmente si tratta di substrati con elevata o discreta disponibilità di acqua per via delle periodiche inondazioni e/o del livello della falda superficiale.
Alofila specie o comunità che predilige una concentrazione elevata di sali nel suolo.
Alofita specie vegetale alofila.
Alofitica comunità costituita da alofite.
Alonitrofila specie o comunità vegetale legata alla presenza di sali e di composti azotati nel suolo.
Alopsammofila specie o comunità adattata a svilupparsi sui substrati sabbiosi incoerenti costieri dove la concentrazione di sali marini è elevata.
Alorupicola specie o comunità della fascia basale delle falesie e coste alte, raggiunta dagli spruzzi di acqua salata e dall’areosol marino.
Alotollerante specie o comunità che tollera concentrazioni discrete di sali (cloruri) nel suolo.
Anfiadriatica specie o comunità con areale che racchiude i territori che si affacciano sul Mar Adriatico, sia quelli italiani che balcanici.
Anfiatlantica specie o comunità con areale che racchiude i territori che si affacciano sull'Oceano Atlantico, sia quelli americani che europei e/o africani.
Antropogena generata direttamente dall'uomo o per effetto delle sue attività.
Apomissia forma di riproduzione asessuale (o propagazione vegetativa) tipica di alcune piante superiori (spermatofite). La formazione dell'embrione avviene senza l'unione dei gameti (cioè senza fecondazione) e dà origine ad organismi geneticamente identici alla pianta madre.
Arbusteto formazione vegetale la cui fisionomia è determinata da piante arbustive, che allo stadio maturo non superano generalmente i 5 metri.
Areale in biogeografia è la porzione della superficie terrestre in cui è possibile rilevare una determinata specie o comunità.
Arenaceo substrato roccioso derivato da depositi sabbiosi.
Argilla diagenizzata sedimento argilloso che si trova in uno stadio avanzato del processo di litificazione.
Aridofila specie o comunità che predilige ambienti caratterizzati da ridotta disponibilità di acqua.
Artico-alpina specie o comunità con areale che racchiude territori posti a latitudini elevate (circolo polare) e ad altitudini elevate (fascia alpina).
Associazione vegetale è l'unità di base della Fitosociologia e in termini nomenclaturali è contraddistinta dalla desinenza -etum legata al nome del genere della specie che definisce la fisionomia della formazione vegetale sottesa (es. Ammophiletum australis). Corrisponde ad una comunità vegetale caratterizzata da una particolare composizione floristica e da specifici aspetti ecologici, biogeografici e successionali.
Atlantico in termini geografici si riferisce all'Oceano omonimo e ai territori che si affacciano su di esso; in termini climatici è sinonimo di bioclima oceanico, caratterizzato da elevata umidità atmosferica, ridotte escursioni termiche annuali e temperature mitigate dalle masse d'acqua.
Autoctona specie che è indigena, originaria, del territorio considerato.
Azonale vegetazione non legata ad una delle grandi zone climatiche del pianeta, che si sottrae al determinismo della zonazione climatica.
Basifila o basofila qualifica una specie vegetale o una comunità che predilige suoli a reazione basica (con valori di pH superiori a 7).
Battigia fascia più esterna della spiaggia su cui avviene il movimento alternato del flusso montante e della risacca. E' anche la parte superiore della zona intertidale (compresa tra i livelli della bassa e alta marea).
Bentonica termine che deriva dal greco benthos = fondo; definisce una specie o una comunità che vive sui fondali marini o dei corpi idrici interni.
Bienne pianta a ciclo biennale, che fiorisce e fruttifica nel secondo anno di vita.
Biocenosi comunità biologica, costituita da organismi vegetali (fitocenosi) e/o animali (zoocenosi), che caratterizza un determinato biotopo.
Bioclima descrive l'insieme di fattori climatici aventi un’incidenza sugli organismi viventi.
Bioclimatologia disciplina che studia le relazioni esistenti tra il clima e gli esseri viventi.
Biodiversità traduzione del termine inglese biodiversity, a sua volta contrazione di biological diversity. In sintesi è definita nella seguente forma: la varietà della vita in tutte le sue forme, livelli e processi.
Biogeografia disciplina che studia le cause della distribuzione attuale degli esseri viventi sulla Terra.
Biotopo spazio, area o luogo occupato da biocenosi.
Briofite gruppo di piante caratterizzato dall'assenza di tessuti vascolari lignificati. I muschi sono i rappresentanti più noti di questo gruppo.
Brughiere formazioni basso-arbustive dominate dal brugo (Calluna vulgaris). Sotto questo nome vengono riunite anche altre formazioni, costituite sempre da ericacee, presenti in aree con clima temperato.
Caducifoglia pianta legnosa che supera la stagione invernale (o quella estiva) senza l'apparato fogliare, per evitare i rischi di congelamento (o di disseccamento).
Calanchi forme di erosione molto diffuse nelle argille plio-pleistoceniche, legate all'azione delle acque dilavanti e caratterizzate da un insieme molto fitto di vallecole strette con versanti ripidi e spogli, separate tra loro da creste sottili ed aguzze.
Calcicola o calcifila specie o comunità che predilige discrete quantità di calcio nel suolo.
Calcifughe specie o comunità che non tollerano suoli con presenza di calcio.
Camefita tipo di forma biologica che include le specie legnose basso-arbustive che possiedono le gemme ad un'altezza non superiore ai 30 cm.
Cantabria provincia della Spagna settentrionale, affacciata sul Mar Cantabrico, porzione dell'Oceano Atlantico rientrante nel Golfo di Biscaglia.
Carsico termine che si riferisce al carsismo, fenomeno di dissoluzione chimica operato dalle acque meteoriche sulle rocce solubili (in particolare le rocce carbonatiche).
Casmo-comofita specie vegetale adattata a vivere in ambienti rupicoli e su pareti rocciose sfruttando le fessure o i sottili accumuli di materiale detritico.
Casmofita specie vegetale che si sviluppa su pareti rocciose radicando nelle fessure della roccia.
Catena insieme di comunità vegetali contigue, la cui estensione e distribuzione spaziale è funzione di un gradiente ecologico.
Catenale vedi catena.
Ceduo bosco soggetto a taglio periodico degli esemplari arborei la cui ricostituzione è garantita dalle gemme presenti sulle ceppaie, da cui si sviluppano i cosiddetti polloni.
Cenosi vedi biocenosi.
Cespitoso sinonimo di cespuglioso.
Ciottoloso substrato con granulometria dei clasti compresa tra 64 e 256 mm.
Circalitorale piano bentonico che si estende al di sotto dell'infralitorale, fino alla profondità massima alla quale le alghe multicellulari possono esplicare la fotosintesi.
Circumboreale areale che include i territori caratterizzati da un clima temperato freddo compresi nell'emisfero boreale.
Classe in fitosociologia è l'unità superiore del sistema di classificazione definito per questa disciplina; in termini nomenclaturali è distinta dalla desinenza -etea che segue il nome del genere della specie più rappresentativa delle comunità incluse (es.: Quercetea ilicis).
Clasto frammento derivato dalla disgregazione di un substrato roccioso.
Clima sintesi statistica dei parametri atmosferici (temperatura, precipitazioni, umidità, pressione, venti) che interessano un territorio per un periodo di tempo sufficientemente lungo.
Climacica comunità vegetale coerente con le caratteristiche climatiche della zona in cui è distribuita.
Climatofila vegetazione che è legata al determinismo del clima della zona in cui è distribuita.
Climax termine utilizzato in passato per definire uno stadio maturo della vegetazione in equilibrio stabile che permane sino a che non variano le condizioni ambientali. Tale concetto è ormai superato da quello di vegetazione naturale potenziale.
Comofita specie vegetale che si sviluppa su rupi e affioramenti rocciosi radicando nel detrito che si accumula nelle depressioni.
Compensazione edafica In zone caratterizzate da stagioni con scarsa piovosità la presenza di un suolo profondo, ad alta ritenzione idrica o con falda superficiale può garantire una disponibilità d'acqua integrativa tale da consentire lo sviluppo di comunità vegetali non adattate a contesti xerici.
Comunità vegetale insieme di piante, appartenenti a specie diverse, che coesistono in un determinato biotopo. È sinonimo di fitocenosi e in termini fitosociologici viene tipizzata e descritta con una Associazione vegetale.
Conducibilità proprietà fisica che misura la ricchezza di ioni disciolti nell'acqua e quindi il grado di salinità. Una maggiore conducibilità indica una maggiore ricchezza di ioni e quindi di sali disciolti nell'acqua.
Conoide di deiezione morfotipo di deposizione fluviale che si origina quando i corsi d'acqua montani raggiungono una zona a minor pendenza. Presenta una forma a ventaglio con una zona apicale più alta e più stretta e una zona distale. Prevalentemente costituito di materiali ciottolosi e sabbiosi, la cui granulometria diminuisce dalla zona apicale verso la zona distale.
Conservazione complesso di misure necessarie per mantenere o ripristinare gli habitat naturali e le popolazioni di specie di fauna e flora selvatiche.
Continentale in termini bioclimatici si riferisce essenzialmente a territori caratterizzati da elevate escursioni termiche tra stagione invernale ed estiva. Interessa le aree più interne, distanti dal mare, nelle quali l'umidità atmosferica è ridotta e le precipitazioni non sono molto elevate.
Cormofita pianta dotata di cormo, cioè caratterizzata da una struttura con differenziazione morfo-funzionale in radici, fusto e foglie.
Corologia disciplina geobotanica che studia la distribuzione delle specie vegetali sulla superficie terrestre, in relazione a fattori storici, geografici ed ecologici.
Corotipo tipologia di distribuzione geografica che risulta condivisa da numerose specie (o anche generi o famiglie) aventi areale simile.
Criofila specie o comunità adattata a vivere in ambienti molto freddi, ad esempio quelli posti ad altitudini elevate.
Criorotemperato tipo bioclimatico che interessa le fasce d'alta quota dei rilievi montuosi presenti nelle zone con clima temperato.
Crioturbato suolo alterato dalle basse temperature che generalmente si manifesta in contesti con clima molto freddo.
Crittogame piante che non hanno organi riproduttori evidenti (letteralmente "a riproduzione nascosta"). Le principali crittogame sono le felci e i muschi.
Decarbonatazione processo chimico-fisico di riduzione della concentrazione dei carbonati nei suoli derivati da rocce calcaree.
Decidua formazione vegetazionale dominata da specie caducifoglie.
Declaratoria Descrizione sintetica della fisionomia e dei principali aspetti ecologici che caratterizzano le comunità vegetali incluse in un determinato syntaxon.
Diagnosi Descrizione di un syntaxon riportata nella pubblicazione in cui è stato tipificato il syntaxon stesso.
Direttiva Habitat Direttiva 92/43/CEE del Consiglio d'Europa del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.
Duna forma di sedimentazione eolica tipicamente costituita da sabbia sciolta. In Italia le dune si rilevano generalmente nelle zone litoranee con coste basse. La deposizione della sabbia trasportata dal vento è facilitata dalla presenza di alcune piante tipiche di questi ambienti (dette psammofile).
Duna embrionale abbozzo di morfologia dunale rilevabile spesso nella porzione più interna delle spiaggia.
Duna mobile duna in cui la copertura vegetale è piuttosto rada e la sabbia è totalmente sciolta per cui il vento riesce a mobilizzare facilmente i granuli modellandone continuamente la forma.
Duna semi-fissa duna in cui la copertura vegetale è rilevante ma non ancora completa lasciando superfici nude facilmente erodibili dal vento.
Duna stabile duna stabilizzata dalla vegetazione, la quale favorisce lo sviluppo dei processi di pedogenesi che rendono ancora più coesi i granuli di sabbia.
Ecologia scienza che studia le relazioni esistenti tra gli organismi viventi e l'ambiente che li circonda. Nel caso delle comunità si parla di sinecologia.
Ecotono zona di contatto e transizione rapida tra due ambienti diversi.
Edafico termine che si riferisce al suolo. Fattori edafici sono le condizioni fisiche e chimiche del suolo, che hanno notevole influenza sullo sviluppo delle piante.
Edafoxerofila specie o comunità adattata a svilupparsi su suoli con ridotta disponibilità di acqua.
Elemento corologico vedi corotipo.
Eliofila specie vegetale che predilige le esposizioni soleggiate o comunque non si sviluppa (o non sopravvive lungamente) in contesti ombrosi con poca luce solare.
Elodeide rizofita caulescente con foglie sommerse indivise e senza foglie specializzate per flottare. Le parti riproduttive possono emergere dall'acqua.
Elofita pianta acquatica in cui la porzione inferiore del fusto, sommersa e radicata al fondo, porta le gemme perennanti mentre la porzione superiore emersa porta fiori e frutti.
Emicriptofita pianta erbacea perenne con gemme persistenti situate a livello del suolo, protette dalle foglie secche durante la stagione invernale.
Endalpica porzione più interna della catena alpina, dove il clima è tipicamente continentale.
Endemica si riferisce ad una specie con areale circoscritto ad un territorio di estensione limitata.
Endemita entità biologica endemica.
Endoreico bacino idrografico senza emissari. Si rileva spesso in aree carsiche caratterizzate da conche e depressioni dove l'acqua piovana si infiltra nel sottosuolo attraverso inghiottitoi e fessure.
Entomofila pianta che attrae gli insetti.
Esalpica porzione più esterna della catena alpina (es. Prealpi), dove il clima è di tipo oceanico o sub-oceanico.
Esotica specie non originaria dell'area geografica in esame. Detta anche alloctona o aliena.
Eulitorale piano bentonico che si estende tra i livelli dell'alta marea e della bassa marea. E' detto anche mesolitorale.
EUNIS sigla di EUropean Nature Information System, programma europeo di raccolta, archiviazione e gestione di dati naturalistici.
Eurosiberiano areale che include i territori europei e asiatici caratterizzati da un clima temperato freddo.
Eutrofico ambiente ricco di sostanze nutritive (composti azotati e fosfati).
Falesia parete rocciosa più o meno verticale generalmente legata al litorale.
Fanerofita forma biologica che contraddistingue le specie vegetali legnose che presentano gemme ad altezze superiori ai 30 cm.
Fanerogama pianta con organi riproduttori evidenti (letteralmente "a fecondazione manifesta").
Fitale (o sistema fitale) è l'insieme dei piani bentonici che giungono fino alla profondità in cui le alghe fotofile riescono a fotosintetizzare. Comprende i Piani: Sopralitorale, Mesolitorale, Infralitorale e Circalitorale.
Fitocenosi sinonimo di comunità vegetale.
Fitosociologia disciplina che studia le fitocenosi. Si occupa delle comunità vegetali, delle loro relazioni con l'ambiente e dei processi temporali che le modificano. Si avvale di un metodo induttivo e statistico, basato sul rilievo fitosociologico della vegetazione, e di un sistema gerarchico di classificazione in cui l'associazione vegetale rappresenta l'unità di base.
Fiume corso d'acqua in cui l'acqua fluisce durante tutto l'anno, seppure con portate molto variabili.
Flora insieme delle specie vegetali presenti in un determinato territorio.
Fluviale che concerne il fiume e le sue acque.
Flysch roccia sedimentaria di natura arenaceo-argillosa depositatasi sui fondali marini durante le fasi orogeniche alpine e appenniniche.
Forma biologica categoria morfologico-funzionale utilizzata per l'analisi e classificazione delle specie vegetali. Si fonda sul modo in cui la specie supera la stagione sfavorevole (che in Italia corrisponde generalmente all'inverno). Le forme biologiche delle piante vascolari cormofitiche, in base alla classificazione di Raunkiaer, sono: Terofite, Geofite, Emicriptofite, Camefite, Fanerofite e Idrofite.
Formazione termine generico che indica una una struttura vegetazionale determinata principalmente dalla fisionomia e dall'organizzazione spaziale delle specie dominanti.
Fotofila specie o comunità adattata a vivere in esposizioni soleggiate.
Frutice vedi Arbusto
Fustaia popolamento forestale gestito con finalità selvicolturali in cui gli esemplari arborei si sono sviluppati da seme.
Gariga formazione vegetale termo-xerofila basso-arbustiva a dominanza di camefite, tipica delle regioni a clima mediterraneo e submediterraneo. Generalmente ubicata su suoli superficiali con elevata pietrosità o rocciosità.
Gelifrazione processo di frammentazione delle rocce per effetto dell'alternanza di gelo e disgelo dell'acqua presente nelle fessure.
Geofita forma biologica che contraddistingue le specie erbacee perenni con gemme presenti a livello degli organi sotterranei (bulbi, tuberi, rizomi).
Geoserie vedi Geosigmetum.
Geosigmetum detto anche Geoserie di vegetazione, è l'unità di base della Fitosociologia integrata (o Geosinfitosociologia). È costituito da più serie che si sviluppano in contatto tra loro in funzione del variare di un gradiente ecologico (umidità, topografia, etc.).
Glareicola specie o comunità che colonizza i substrati ghiaiosi (falde di detrito, ghiaioni, conoidi, ecc.).
Gley suolo condizionato dalla presenza stabile o oscillante della falda, che determina fenomeni di concentrazione e deposizione di minerali di ferro e manganese.
Graminiforme pianta con habitus simile a quello di una graminacea.
Greto porzione dell'alveo di un corso d'acqua che è caratterizzata da ciottoli, i quali sono facilmente mobilizzati in occasione di piene.
Habitat ambiente, o insieme di fattori ambientali, in cui si sviluppa una popolazione di specie o una comunità.
Habitat d’interesse comunitario habitat tutelato ai sensi della Direttiva Habitat (vedi).
Habitat EUNIS Sistema di classificazione degli habitat definito nell'ambito del programma EUNIS (vedi).
Habitus aspetto e portamento assunto dagli individui appartenenti ad una specie.
Holotypus olotipo, è l'esemplare (o il rilievo fitosociologico) su cui si basa la descrizione originale di una specie (o di una comunità vegetale)
Humus Sostanza colloidale amorfa, di colore da giallo-bruno scuro fino a nero, prodotta dalla trasformazione dei materiali organici del suolo e successiva resintesi polimerizzante. E' il risultato della degradazione, decomposizione e rielaborazione di materia organica nel suolo.
Idrofita pianta acquatica parzialmente o totalmente sommersa, portante gemme localizzate in organi sommersi che assicurano la sopravvivenza nella stagione invernale. Può essere natante o radicante, a seconda che sia flottante o ancorata al fondo.
Idromorfia fenomeno che interessa i suoli che si sono formati in condizioni di drenaggio molto scarso o impedito, che di conseguenza hanno subito processi di ossido-riduzione del ferro e degli altri elementi. Presentano tipiche colorazioni grigiastre e screziature di colore giallo aranciato.
Igrofila specie o comunità che predilige elevate concentrazioni di umidità nel suolo e nell'atmosfera.
Illirico areale che racchiude i territori montani balcanici nord-occidentali affacciati sull’Adriatico settentrionale.
Indifferenti edafiche specie che non hanno particolari preferenze in termini di chimismo del suolo.
Infestante vedi invasiva.
Infralitorale piano bentonico il cui limite superiore è dato dal livello della bassa marea. Si estende fino alla massima profondità raggiunta dai vegetali fotofili. In Mediterraneo tale limite è intorno ai -40 m, tuttavia esso dipende dalle caratteristiche fisico-chimiche dell'acqua e dalla trasparenza della stessa.
Inframediterraneo piano bioclimatico che interessa le zone costiere e l'entroterra sino a 200 m slm, ed è caratterizzato da temperature elevate e precipitazioni piuttosto scarse (sotto i 400 mm annui).
Insubria regione prealpina che circonda i grandi laghi lombardo-veneti caratterizzata da un clima submediterraneo.
Intralpino interno alla catena alpina.
Invasiva specie esotica che si dimostra particolarmente prolifica e competitrice al punto tale da diffondersi velocemente sottraendo spazio alle entità autoctone e modificando la biodiversità locale.
Isoetide rizofita con un corto stelo e con una rosetta di foglie rigide, con o senza stoloni.
Lentico corpo idrico dulcicolo con acque calme, stagnanti o leggermente fluenti.
Letto di magra del fiume porzione dell'alveo del fiume che rimane bagnata durante la stagione in cui la portata del fiume è più scarsa (generalmente in estate).
Liana pianta rampicante legnosa.
Limite degli alberi confine bioclimatico al di là del quale le condizioni climatiche (freddo, aridità, vento, etc.) rendono impossibile lo sviluppo di formazioni forestali, sostituite da arbusteti, steppe e praterie. Tale locuzione viene utilizzata spesso in montagna per indicare il limite superiore del bosco tra il livello subalpino e alpino.
Limoso substrato con granulometria compresa tra 3,9 e 62,5 µm (1 µm = 1 milionesimo di metro).
Litosuolo substrato roccioso al di sopra del quale solo alcune specie vegetali riescono a svilupparsi (ad es. muschi).
Litotipo tipologia di substrato roccioso affiorante o coperto dal suolo che caratterizza un determinato luogo.
Lotico corpo idrico dulcicolo con acqua corrente. Le specie vegetali di ambienti lotici vengono dette anche reofile.
Macaronesia porzione dell'Oceano Atlantico comprendente le isole Canarie e le Azzorre, oltre alla parte sud-occidentale delle coste del Marocco.
Macchia formazione arbustiva densa, caratteristica della regione mediterranea, in cui predominano gli arbusti sempreverdi.
Macrobioclima Tipologia bioclimatica che caratterizza un'ampia regione geografica.
Macrofita pianta acquatica di dimensioni macroscopiche.
Mantello formazione arbustiva lineare che si sviluppa al margine del bosco, nella fascia di transizione tra vegetazione arborea ed erbacea. E' costituito da specie eliofile e sciafile e ha la funzione di facilitare l'espansione del bosco.
Matorral termine spagnolo che definisce le vegetazioni legnose basse (da 0.5 a 2 m circa) e xerofile, più o meno sclerofilliche, delle regioni con clima mediterraneo. Sono spesso secondarie, derivanti dal disturbo antropico (incendio, pascolo, taglio).
Matricina albero che, nella fase di ceduazione di un bosco, non viene tagliato per garantire il mantenimento della riproduzione da seme (gamica o sessuale).
Mediolitorale o mesolitorale piano bentonico situato tra il sopralitorale, sempre emerso, e l'infralitorale sempre sommerso. E’ quindi caratterizzato dall’alternanza, più o meno regolare, di emersione e di sommersione dipendente principalmente dalla marea.
Mediterraneo in senso geografico si riferisce al mare omonimo e alle sue fasce costiere. In senso climatico indica una particolare tipologia di clima temperato caratterizzato da aridità estiva, temperature invernali non particolarmente rigide e precipitazioni concentrate in autunno e in primavera.
Megaforbia pianta erbacea di grandi dimensioni, con apparato fogliare espanso, tipica di ambienti umidi e con suoli eutrofici.
Megaforbieto formazione vegetale costituita da megaforbie.
Melmoso substrato con granulometria fine, caratterizzato dalle componenti limose e argillose.
Mesalpica porzione della catena alpina intermedia tra la zona esalpica e quella endalpica.
Mesofila specie o comunità che predilige contesti moderatamente umidi e freschi.
Mesoigrofila specie o comunità che predilige contesti freschi e discretamente umidi.
Mesomediterraneo piano bioclimatico che interessa la fascia collinare dei rilievi della Regione climatica Mediterranea.
Mesotemperato piano bioclimatico che interessa la fascia collinare dei rilievi della Regione climatica Temperata.
Mesotrofico ambiente con disponibilità media e abbastanza costante di sostanze nutrienti (composti azotati e fosfati).
Microclima insieme dei parametri climatici presente in un determinato luogo.
Microfanerofite fanerofita che emette gemme di rinnovo a 2-8 m dal suolo; rientrano in questa categoria i grandi arbusti e i piccoli alberi.
Microgeosigmeto microcatena di vegetazione che, in generale, occupa meno di una decina di metri quadrati. Le singole comunità sono legate a particolari situazioni microtopografiche ed edafiche che, in poco spazio, determinano dei micrositi ecologici, o microtesselle, popolate da comunità permanenti poco stratificate, che sembrano aver raggiunto un certo equilibrio dinamico.
Monospecifica formazione vegetale costituita da una sola specie.
Morena substrato sedimentario orginato per accumulo del materiale eroso da un ghiacciaio il quale si deposita ai bordi o, soprattutto, davanti al ghiacciaio stesso. E' costituito da clasti di dimensioni e forme molto varie e disposti in maniera disordinata.
Mosaico di vegetazione insieme di comunità vegetali differenti presente in un territorio la cui articolazione può essere dovuta a cause naturali o antropiche..
Muscinale che si riferisce ai muschi. Qualifica lo strato vegetale più basso di una fitocenosi, soprattutto forestale, dominato dai muschi.
Nanofanerofita forma biologica che contraddistingue le specie che presentano gemme ad altezze superiori ai 30 cm ma inferiori ai 2 m. E' un sottogruppo delle fanerofite.
Naturalizzata specie che non è autoctona di un territorio ma che si è ormai diffusa in esso ed è in grado di riprodursi spontaneamente e competere con le specie autoctone.
Nemorale specie o aggruppamento che vegeta nel sottobosco; questo termine può indicare anche gli ambiti biogeografici e gli ambienti occupati dalle foreste caducifoglie. La zona nemorale a foreste caducifoglie si distingue alla zone boreale delle foreste di conifere.
Neofita specie esotica introdotta in Italia successivamente al 1492.
Ninfeide rizofita con uno stelo più o meno allungato e non ramificato e foglie flottanti lungamente picciolate che in alcuni casi possono emergere dall'acqua.
Nitrofila specie o comunità che predilige i suoli ricchi in sostanze azotate.
Ofiolite roccia magmatica alpina di colore verde, ricca in serpentino.
Olartica regione biogeografica che comprende la maggior parte dell'emisfero boreale, con esclusione delle regioni tropicali.
Oligoalina termine che indica una concentrazione media annua di sali nell'acqua compresa tra 0,5 e 5 ‰.
Oligocalcicolo termine che indica una ridotta concentrazione di calcio.
Oligotrofico ambiente povero di nutrienti (composti azotati e fosfati).
Ombroclima carattere climatico definito dalla quantità di precipitazioni medie annuali.
Ombrotipo tipo climatico definito dalla combinazione dei parametri di temperatura e piovosità, sulla base del valore dell’indice obrotermico (Io) che è il rapporto tra la somma delle precipitazioni dei mesi estivi e la somma delle temperature medie dei mesi estivi.
Optimum valore ottimale di un fattore ecologico per lo svolgimento di una determinata attività biologica.
Ordine nel sistema di classificazione della vegetazione adottato in fitosociologia, è l'unità di livello gerarchico intermedio tra la Classe e l'Alleanza; è contraddistinto dalla desinenza –etalia legata al nome del genere della specie più rappresentativa delle comunità incluse (es.: Quercetalia ilicis).
Organico suolo ricco di sostanza organica, quindi ricco di humus (vedi).
Orlo comunità vegetali che si sviluppano negli spazi ecotonali di contatto tra la vegetazione arbustiva del mantello e la vegetazione erbacea della prateria.
Orofila specie o comunità adattata a svilupparsi in habitat montani, a quote elevate.
Oromediterraneo piano bioclimatico che interessa la fascia alto-montana dei rilievi della Regione climatica Mediterranea.
Orotemperato piano bioclimatico che interessa la fascia alto-montana dei rilievi della Regione climatica Temperata.
Palude area umida con acqua poco profonda in cui il terreno rimane costantemente saturo di acqua.
Pannonico in corologia, si riferisce al territorio che include la parte orientale del bacino del Danubio (Ungheria, Romania e Ucraina meridionale). La lontananza dall’Atlantico giustifica il carattere continentale del clima, da cui dipende la diffusione delle formazioni vegetazionali di tipo presteppico.
Parco Nazionale Area naturale protetta di importanza nazionale istituita e governata ai sensi della Legge quadro n. 394/1991 e ss.mm.ii.
Pascolo formazione erbacea naturale, seminaturale o artificiale, generalmente dominata dalle graminacee, utilizzata per l'alimentazione degli erbivori domestici.
Pascolo primario formazione erbacea di origine primaria (vedi successione primaria) governata a pascolo.
Pascolo secondario formazione erbacea di origine secondaria (vedi successione secondaria) governata a pascolo.
Paucispecifica comunità vegetale povera di specie.
Pedogenesi insieme dei processi che determinano la formazione del suolo.
Phrygana o Phrygane comunità composte da camefite e nanofanerofite spinose, costituenti tappeti. Sono tipiche del Mediterraneo orientale, ma con questo nome vengono indicati anche alcuni habitat di interesse comunitario presenti nel Mediterraneo occidentale.
Piani bioclimatici porzioni di territorio che si susseguono secondo un gradiente altitudinale o latitudinale, delimitati in funzione di fattori termoclimatici ed ombroclimatici. Ogni Regione climatica si compone di piani bioclimatici peculiari denominati anche "piani di vegetazione", nei quali si sviluppano complessi di comunità vegetali con struttura e composizione floristica proprie.
Piani di vegetazione vedi Piani bioclimatici.
Pietrificante sorgente di acqua molto ricca in bicarbonato di calcio che, entrando in contatto con i muschi fontinali, i quali sottraggono anidride carbonica dall'atmosfera circostante, vede la precipitazione del carbonato di calcio che si deposita sulle piante stesse.
Pioniera pianta in grado di insediarsi su un substrato nudo, privo di vegetazione o che favorisce l’evoluzione della vegetazione in un assetto di maggiore complessità.
Pleustofita pianta acquatica (idrofita) liberamente flottante.
Plurispecifica comunità vegetale caratterizzata da numerose specie.
Pluristratificata comunità vegetale, in genere forestale, caratterizzata da diversi strati di vegetazione. Nelle comunità meglio strutturate si possono rilevare i seguenti strati: arboreo dominante, arboreo dominato, arbustivo alto, arbustivo basso, erbaceo, muscinale.
Polloni fusti che hanno origine, in seguito alla ceduazione, da gemme presenti sulle ceppaie (gemme proventizie) o che si formano in corrispondenza di calli cicatriziali (gemme avventizie).
Pontico in corologia, si riferisce ai territori fitogeografici prossimi al Mar Nero (anticamente denominato Ponto Eusino).
Pozza piccola depressione con acqua.
Prateria formazione dominata da piante erbacee. Al di sopra del limite degli alberi la prateria corrisponde alla vegetazione matura, mentre al di sotto il suo mantenimento richiede specifiche attività agro-pastorali, come lo sfalcio o il pascolamento, che contrastino la dinamica naturale della vegetazione. Tali attività determinano delle modificazioni più o meno sensibili della composizione e struttura della comunità perciò in tal caso si parla di praterie seminaturali.
Prostrato portameno di una pianta che si sviluppa aderente al suolo.
Psammofile piante e comunità che vegetano su substrati sabbiosi sciolti, come ad esempio le dune litoranee.
Pteridofite gruppo tassonomico che racchiude le crittogame vascolari (felci, equiseti, ecc.).
Pulvino habitus caratterizzato da una forma emisferica tipico delle zone montane assolate e ventose.
Regione biogeografica unità della Biogeografia compresa tra il regno e la provincia. La regione è un territorio che vanta biodiversità tipica, con specie, generi o addirittura famiglie esclusive, oltre che serie di vegetazione proprie. A livello europeo è stata elaborata una regionalizzazione biogeografica semplificata a supporto dell'attuazione della Direttiva Habitat la quale si discosta un po' dalla definizione scientifica ma che rappresenta un riferimento valido a scala continentale. Tale elaborato riconosce per l'Italia tre regioni biogeografiche: Alpina, Continentale e Mediterranea.
Relitto popolazione o comunità tipica di un certo clima o ambiente presente in un contesto profondamente differente, quale superstite a seguito delle mutate condizioni ambientali che hanno interessato il territorio circostante. Tipici esempi sono i relitti glaciali presenti sulle Alpi e l'Appennino risalenti al periodo dell'ultima glaciazione.
Rendzina suolo giovane, sviluppatosi su substrato carbonatico, nel quale si osserva un'elevata pietrosità derivante dalla roccia madre. Si osserva la formazione di complessi fra argilla e humus, stabilizzati dall'abbondanza di ioni calcio, che se presenti in eccesso rappresentano un fattore limitante in termini di fertilità.
Reofila specie o comunità vegetale adattata a svilupparsi in acque correnti.
Reptante indica una particolare modalità di accrescimento delle ramificazioni con andamento strisciante.
Ripariale vegetazione che si sviluppa sulle rive (o ripe) dei corpi idrici.
Ripario termine che indica un legame con le rive (o ripe) fluviali.
Rivulare specie o comunità vegetale che si sviluppa nei ruscelli o lungo le loro sponde.
Rizofita pianta acquatica (idrofita) radicata sul fondo del corpo idrico in cui vegeta. La porzione epigea può essere interamente o parzialmente sommersa.
Rizofitica vegetazione costituita da rizofite. Colonizza in particolare i corpi idrici lentici o leggermente fluenti, mediamente profondi, con fondali coperti da sedimenti sottili.
Rizoma fusto sotterraneo caratteristico di alcune specie erbacee (dette geofite rizomatose).
Rosulata tipo di disposizione delle foglie basali di alcune piante erbacee, detto anche a rosetta.
Ruderale si riferisce ad una specie o comunità che tollera o predilige gli ambienti disturbati dalle attività umane, le quali modificano la struttura e il chimismo del suolo favorendo le specie più generaliste e opportuniste. Vedi anche sinantropico.
Salmastro corpo idrico costiero in cui, per effetto del mescolamento delle acque dolci interne (superficiali e di falda) e delle acque salate del mare, si ha una concentrazione di sali intermedia, spesso piuttosto variabile a seconda della stagione e delle condizioni ambientali locali.
Sarchiate termine che deriva da sarchiatura, che corrisponde alla pratica agronomica della lavorazione del terreno attraverso il taglio e rimescolamento del suo strato superficiale.
Scapose piante erbacee dotate di scapo, cioè di un apparente fusto.
Scheletro frazione di frammenti di roccia presente nel suolo.
Sciafila specie vegetale che predilige gli ambienti ombreggiati. Sono sciafile le specie che si sviluppano nel sottobosco o nelle forre molto profonde.
Sclerofilla pianta le cui foglie presentano adattamenti particolari nella struttura e densità cellulare che la rendono sensibilmente rigida. Trattasi di adattamenti legati generalmente all'aridità.
Segetale Pianta che vegeta su terreni coltivati, sviluppandosi frammista alle specie colturali. In questo tipo di piante rientrano le cosiddette erbe infestanti.
Seminaturale vegetazione che ha subito in qualche misura gli effetti del disturbo antropico, ma che conserva molte specie spontanee.
Sempreverde pianta che non perde tutto l'apparato fogliare per resistere alla stagione avversa (generalmente l'inverno) ma che conserva una chioma perennemente verde.
Serie di Vegetazione o Sigmetum unità geobotanica che esprime l'insieme di comunità vegetali o stadi che possono svilupparsi all'interno di uno spazio ecologicamente omogeneo, con le stesse potenzialità vegetali (tessella o tessera), e che sono tra loro in rapporto dinamico. Include perciò tanto la vegetazione rappresentativa della tappa matura o "testa di serie" quanto le comunità iniziali o subseriali che la sostituiscono. È sinonimo di sigmetum, unità di base della Fitosociologia dinamica o Sinfitosociologia.
Siepe formazione lineare di arbusti di origine artificiale.
Sigmetum vedi Serie di Vegetazione.
Silicicola pianta o comunità legata a terreni silicei, che sono anche generalmente acidificati.
Siltoso sedimento costituito da granuli molto sottili, di grandezza intermedia tra la sabbia e l'argilla. Vedi limoso.
Sinantropico termine che indica un legame con l'uomo. Si usa per definire le specie e comunità che si rilevano frequentemente nei contesti antropizzati. Vedi anche ruderale.
Sinecologia termine che si riferisce all'ecologia delle comunità. Vedi ecologia.
Sinfitosociologia disciplina fitosociologica che studia la dinamica della vegetazione e quindi le comunità vegetali legate tra loro da rapporti dinamici, che insieme costituiscono la Serie di vegetazione (vedi).
Sinsistema insieme delle serie di vegetazione in cui è possibile osservare comunità vegetali appartenenti ad una Alleanza o Suballeanza.
Sintassonomia sistematica delle comunità vegetali o Tassonomia fitosociologica. Ciascuno dei ranghi che si riconoscono al suo interno è detto sintaxon. L'unità di base è l'associazione, cui seguono in ordine gerarchico crescente l'alleanza, l'ordine e la classe.
Sintaxon unità sistematica di qualsiasi grado riconoscibile nella tassonomia delle comunità vegetali o "Sintassonomia".
Specie diagnostica Entità floristica che è altamente rappresentativa, caratteristica e/o indicatrice di un determinato syntaxon.
Stadio vedi Tappa della serie.
Stagno temporaneo depressione che contiene acqua solo nelle stagioni piovose e che si dissecca nel resto dell'anno. E' un habitat tipico delle aree mediterranee.
Suballeanza in termini fitosociologici è il livello gerarchico di classificazione delle comunità vegetali inferiore all'Alleanza, distinto generalmente sulla base di caratteri biogeografici
Sublitorale porzione marina della fascia costiera che rimane costantemente sommersa ed è costituita dal piano infralitorale e circalitorale.
Substrato in geobotanica indica la roccia che caratterizza il sottosuolo di un determinato luogo.
Successione fenomeno che si osserva in natura legato alla dinamica della vegetazione, attraverso cui la vegetazione si evolve da comunità pioniere più semplici a comunità mature più complesse e stabili, coerentemente con le potenzialità dei luoghi.
Successione primaria Successione che si è sviluppata senza interruzioni.
Successione secondaria Successione che si è sviluppata a seguito di un fase regressiva più o meno prolungata determinata dal disturbo antropico. Una successione secondaria tipica è quella che si sviluppa in un territorio precedentemente coltivato dall'uomo e successivamente abbandonato e lasciato alla libera evoluzione della vegetazione.
Suffruticosa pianta perenne con il fusto legnoso nella porzione basale e superiormente erbaceo.
Suolo Corpo naturale tridimensionale della crosta terrestre, in grado di ospitare la vita delle piante; è costituito da sostanze minerali ed organiche ed è sede di processi chimici, fisici e biologici. Le proprietà di un suolo risultano dall’effetto integrato di parent material, forma del rilievo, clima, tempo ed azione dell’uomo.
Suolo alomorfo Suolo caratterizzato dalla presenza di cloruro di sodio disciolto nella soluzione circolante.
Suolo lisciviato suolo interessato dalla lisciviazione, il processo di trascinamento meccanico, da parte dell'acqua gravitazionale ed in condizioni di pH debolmente acido, o decisamente acido, ma con scarsa aerazione, delle particelle fini disperse (argille e ossidi di ferro ad esse legate), dagli orizzonti superiori eluviali, agli orizzonti profondi illuviali, dove l’argilla può formare argillans e costituire un orizzonte argillico.
Supramediterraneo piano bioclimatico che interessa la fascia basso-montana dei rilievi della Regione climatica Mediterranea.
Supratemperato piano bioclimatico che interessa la fascia basso-montana dei rilievi della Regione climatica Temperata.
Tallofite piante il cui corpo vegetativo è costituito dal tallo, sono quindi prive di strutture specializzate quali le radici, il fusto e le foglie. Non hanno vasi per il trasporto della linfa grezza o elaborata. Il termine è obsoleto e veniva usato per distinguere le crittogame non vascolari (muschi, epatiche, ecc.) dalle cormofite.
Tappa della serie comunità riconducibile ad uno stadio di una successione vegetazionale.
Termofila specie o comunità che predilige i luoghi caldi.
Termomediterraneo piano bioclimatico che interessa la fascia basso-collinare dei rilievi della Regione climatica Mediterranea.
Termotipo parametro bioclimatico legato alle temperature.
Terofìta pianta erbacea che completa il suo ciclo vitale in un anno, o meno, e supera la stagione avversa sotto forma di seme.
Terrazzo fluviale ripiano sub-orizzontale (superficie) bordato da una scarpata verticale o sub-verticale corrispondente a parte di un antico fondovalle alluvionale di origine fluviale.
Tessella o tessera territorio ecologicamente omogeneo. A ciascuna tessella (o tessera, o unità ambientale) corrisponde una precisa vegetazione potenziale, un'unica serie di vegetazione ed un’unica tappa matura (testa di serie).
Testa di serie all'interno di uno spazio ecologicamente omogeneo (tessella o unità ambientale) corrisponde allo stadio più maturo che si sviluppa nel processo di successione vegetazionale.
Tionitrofila specie che vegeta su suoli contenenti composti dell'azoto e dello zolfo.
Torba materiale organico, prevalentemente vegetale, a decomposizione e umificazione rallentate dalle condizioni di scarsa aerazione interna e di saturazione idrica permanente o semipermanente.
Torbiera ambiente caratterizzato dall’accumulo di torba (vedi), caratterizzato da costante, o quasi, saturazione d’acqua escarsa ossigenazione.
Torbiera alta torbiera alimentata dalle acque meteoriche, per questo detta anche ombrogena. Tende ad avere profili convessi, la cui bombatura è dovuta all'accrescimento degli sfagni maggiormente nella parte centrale. E' caratterizzata dagli sfagni in quanto meglio adattati a svilupparsi in contesti ricchi di acqua e poveri di nutrienti e con pH acido.
Torbiera bassa torbiera alimentata dalle acque di falda o di scorrimento subsuperficiale. Ha una forma piatta o leggermente depressa ed è caratterizzata da una flora più variegata (soprattutto ciperacee, graminacee e muschi) grazie ad una ridotta acidità o in alcuni casi ad un pH subalcalino.
Torbiera di transizione torbiera intermedia tra quella alta e bassa, alimentata sia dalle acque freatiche che da quelle meteoriche.
Torbiera ombrogena vedi Torbiera alta.
Torbiera soligena è un particolare tipo di torbiera bassa (vedi) che si sviluppa su pendii lievi su cui c'è un leggero scorrimento di acqua.
Torbiera topogena è un particolare tipo di torbiera bassa (vedi) il cui sviluppo è legato a depressioni del terreno con inondazione permanente di acqua di falda.
Torboso substrato derivante da una torbiera, ad alta acidità, ricco di sostanze umiche.
Torrente corso d'acqua caratterizzato da una evidente alternanza di periodi di magra e di piena. In ambiente mediterraneo si possono manifestare periodi più o meno brevi di secca, con assenza totale di acqua.
Vegetazione durevole tipologia di vegetazione stabile la cui evoluzione è impedita da cause climatiche, edafiche o di altra natura.
Vegetazione naturale potenziale comunità vegetale matura che esisterebbe in un determinato ambiente come conseguenza della successione naturale in assenza di interferenze antropiche.
Vegetazione primaria vegetazione derivante da una successione di tipo primario.
Vegetazione secondaria vegetazione derivante da una successione di tipo secondario.
Vicarianza geografica distribuzione in areali differenti (contigui o meno) di specie o comunità molto affini o aventi lo stesso ruolo ecologico.
Xerico sinonimo di arido.
Xerofìla specie o comunità adattata agli ambienti xerici (aridi).
Xerofitica formazione vegetale costituita da piante xerofile.
Xerotermofila specie vegetale adattata agli ambienti caldo-aridi.